4.08.2005

MESSA ESEQUIALE E TUMULAZIONE DELLA SALMA DEL ROMANO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II

UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL SOMMO PONTEFICE

PIAZZA SAN PIETRO, VENERDÌ 8 APRILE 2005

RITO DELLE ESEQUIE DEL ROMANO PONTEFICE

DALLE PREMESSE

1. Nel rito delle esequie la Chiesa manifesta la sua fede nella vittoria di Cristo risorto sul peccato e sulla morte. Tale fede è espressa in modo particolare nelle esequie del Romano Pontefice, che a motivo del ministero da lui svolto nella Chiesa, ha confermato nella fede tutti i pastori e i fedeli.
2. All’annuncio della morte del Sommo Pontefice la Chiesa che è in Roma e nelle varie parti del mondo eleva al Padre, Signore della vita e della morte, un’intensa preghiera di ringraziamento, per il bene che il Pontefice defunto ha compiuto a favore della Chiesa e dell’umanità, di suffragio e di supplica, perché egli sia accolto dal Signore nella dimora di luce e di pace insieme con tutti i santi, in attesa che si compia la beata speranza.
3. Nelle preghiere si raccomanda a Dio la Santa Chiesa, priva del Romano Pontefice, perché si affidi con fiducioso abbandono a Cristo, Supremo Pastore, che ad essa ha promesso la sua perenne presenza e assistenza.
Si ricordano anche coloro che per ragioni di parentela, di servizio o di collaborazione sono stati più vicini al Sommo Pontefice defunto. Per tutti, poi, questa è occasione per ravvivare la speranza della vita eterna e testimoniare la fede nella futura risurrezione con Cristo.
4. Al corpo del Sommo Pontefice defunto che con i sacramenti dell’iniziazione cristiana è divenuto tempio dello Spirito Santo e con il sacramento dell’Ordine episcopale si è totalmente dedicato al servizio del popolo di Dio, è reso il dovuto onore, secondo le usanze e la tradizione cristiana, ma soprattutto a motivo della fede nella vita eterna e nella risurrezione della carne. Ciò si fa in alcuni momenti significativi: nell’accertamento della morte, nell’esposizione della salma nella Casa Pontificia, nella sua solenne traslazione nella Basilica Vaticana, nella deposizione nella bara, nella Messa esequiale con l’ultima raccomandazione e il commiato, nella traslazione al sepolcro e nell’inumazione.

MESSA ESEQUIALE

La Messa esequiale, in cui avviene la tumulazione del Romano Pontefice Giovanni Paolo II è preceduta dalla deposizione della salma del Pontefice defunto nella bara; dopo la Messa avvengono la traslazione al sepolcro e la tumulazione. A queste due parti del rito è prevista la partecipazione di un ristretto numero di persone.

DEPOSIZIONE DELLA SALMA DEL ROMANO PONTEFICE NELLA BARA

Prima della Messa esequiale, la salma del Pontefice defunto viene deposta in una cassa di legno di cipresso. Essa viene chiusa alla presenza del Cardinale Camerlengo, dei Cardinali Capi d’Ordine, del Cardinale Arciprete della Basilica Vaticana, del Cardinale già Segretario di Stato, del Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, del Sostituto della Segreteria di Stato, del Prefetto della Casa Pontificia, dell’Elemosiniere del Sommo Pontefice, del Vice Camerlengo, di una rappresentanza dei Canonici della Basilica di San Pietro, del Segretario del Sommo Pontefice, vestiti dell’abito corale, e dei familiari del Defunto.



Il Cardinale Camerlengo introduce il rito della chiusura della bara con queste parole:

Fratres et sorores carissimi, in nomine Domini huc convenimus ad quædam pietatis officia adimplenda ante Missam exsequialem pro Romano Pontifice Ioanne Paulo.
Eius corpore mortali in capsa deposito, rogitum legemus quod defuncti Pontificis commemorat vitam et opera præcipua, pro quibus gratias Deo Patri persolvimus.
Vultum Defuncti reverenter operiemus, fulti spe eum Patris vultum posse contemplari et beatæ Virginis Mariæ omniumque Sanctorum frui consortio.

Fratelli e sorelle carissimi, siamo qui riuniti per compiere alcuni atti di umana pietà, prima della Messa esequiale del Romano Pontefice Giovanni Paolo.
Dopo aver deposto nella bara il suo corpo mortale, leggeremo il Rogito, che ricorda la vita e le opere più importanti del defunto Pontefice, per le quali rendiamo grazie a Dio.
Copriremo il suo volto con rispetto e venerazione, nella viva speranza che egli possa contemplare il volto del Padre, insieme con la beata Vergine Maria e tutti i Santi.

Il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice dà lettura del Rogito, i cui esemplari verranno sottoscritti dai presenti.

Frattanto si canta l’antifona:

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?

E, secondo l’opportunità, si canta un salmo adatto.

Il Cardinale Camerlengo invita i presenti alla preghiera dicendo:

Oremus.
Preghiamo.

E tutti pregano per qualche tempo in silenzio.

Poi il Cardinale Camerlengo prosegue:

Omnipotens sempiterne Deus, vitæ et mortis Domine, speramus et credimus vitam Summi Pontificis Ioannis Pauli nunc in te absconditam esse.
Vultus eius, cui lumen huius mundi evanuit, vera luce quæ ex te, indeficienti fonte, manat, iugiter collustretur.
Vultus eius, qui tua itinera est perscrutatus ut ea Ecclesiæ ostenderet, tuum paternum vultum videat.
Vultus eius, qui e nostro conspectu discedit, pulchritudinem tuam contempletur et gregem tibi, æterno Pastori, commendet. Qui vivis et regnas per omnia sæcula sæculorum.

Dio onnipotente ed eterno, Signore della vita e della morte, noi speriamo e crediamo che la vita del Santo Padre Giovanni Paolo è ora nascosta in te.
Il suo volto, a cui è venuta meno la luce di questo mondo, sia illuminato per sempre dalla vera luce che ha in te la sorgente inesauribile.
Il suo volto, che ha scrutato le tue vie per mostrarle alla Chiesa, veda ora il tuo volto paterno.
Il suo volto, che viene sottratto alla nostra vista, contempli la tua bellezza e raccomandi il suo gregge a te, eterno Pastore, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e il Segretario del Sommo Pontefice, stendono il velo di seta bianca sul volto del Defunto. Poi il Cardinale Camerlengo asperge la sua salma con l’acqua benedetta.

Il Maestro depone nella bara la borsa con le medaglie coniate durante il Pontificato del Pontefice defunto e il tubo con il Rogito, dopo averlo sigillato con il sigillo dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

Mentre la bara viene chiusa si dice il Salmo 41 (42).

SALMO 41 (42), 2-6

Quemadmodum desiderat cervus ad fontes aquarum, * ita desiderat anima mea ad te, Deus.
Sitivit anima mea ad Deum, Deum vivum;* quando veniam et apparebo ante faciem Dei?
Fuerunt mihi lacrimæ meæ panis die ac nocte, * dum dicitur mihi quotidie: «Ubi est Deus tuus?».
Hæc recordatus sum et effudi in me animam meam; † quoniam transibam in locum tabernaculi admirabilis* usque ad domum Dei,
in voce exsultationis et confessionis,* multitudinis festa celebrantis.
Quare tristis es, anima mea,* et quare conturbaris in me?
Spera in Deo, quoniam adhuc confitebor illi,* salutare vultus mei et Deus meus.
Gloria Patri.

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,* così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: * quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Le lacrime sono mio pane giorno e notte, * mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?».
Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: † attraverso la folla avanzavo tra i primi * fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia * di una moltitudine in festa.
Perché ti rattristi, anima mia, * perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, * lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Gloria al Padre.

CELEBRAZIONE DELLA MESSA

La Messa esequiale è celebrata dai Cardinali e dai Patriarchi delle Chiese Orientali. Presiede la concelebrazione il Cardinale Decano del Collegio Cardinalizio. Si usano le vesti sacre di colore rosso.

RITI DI INTRODUZIONE

Canto d’ingresso

L’eterno riposo donagli, Signore: e splenda a lui la luce perpetua.

L’assemblea ripete: Requiem æternam dona ei; Domine: et lux perpetua luceat ei.

SALMO 64 (65), 2-6

1. Te decet hymnus, Deus, in Sion;* et tibi reddetur votum in Ierusalem.

Ant. Requiem.

2. Qui audis orationem,* ad te omnis caro veniet propter iniquitatem. R/

3. Etsi prævaluerunt super nos impietates nostræ,* tu propitiaberis eis. R/

4. Beatus, quemelegisti et assumpsisti;* inhabitabit in atriis tuis. R/

5. Replebimur bonis domus tuæ,* sanctitate templi tui. R/

6. Mirabiliter in æquitate exaudies nos, Deus salutis nostræ,* spes omnium finium terræ et maris longinqui. R/
1. A te si deve lode, o Dio, in Sion;* a te si sciolga il voto in Gerusalemme. R/

2. A te, che ascolti la preghiera,* viene ogni mortale. R/

3. Pesano su di noi le nostre colpe,* ma tu perdoni i nostri peccati. R/

4. Beato chi hai scelto e chiamato vicino,* abiterà nei tuoi atrii. R/

5. Ci sazieremo dei beni della tua casa,* della santità del tuo tempio. R/

6. Con i prodigi della tua giustizia, tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza,* speranza dei confini della terra e dei mari lontani. R/

Il Celebrante:

In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.

R/. Amen.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R/. Amen.

... saluta l’assemblea:

Pax vobis.

R/. Et cum spiritu tuo.

La pace sia con voi.

R/. E con il tuo spirito.

... invita all’atto penitenziale:

Fratres, agnoscamus peccata nostra, ut apti simus ad sacra mysteria celebranda.

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

Dopo una breve pausa di silenzio, tutti insieme dicono:

Confiteor Deo omnipotenti et vobis, fratres, quia peccavi nimis cogitatione, verbo, opere et omissione: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor beatam Mariam semper Virginem, omnes Angelos et Sanctos, et vos, fratres, orare pro me ad Dominum Deum nostrum.

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli Angeli, i Santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Il Celebrante:

Misereatur nostri omnipotens Deus, et, dimissis peccatis nostris, perducat nos ad vitam æternam.

R/. Amen.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

R/. Amen.

La schola e l’assemblea cantano alternativamente il

Kyrie

Kyrie, eleison. bis Christe, eleison. bis Kyrie, eleison. Kyrie, eleison.

Colletta

Il Celebrante:

Oremus.

Deus omnium fidelium pastor et rector, qui Ioannem Paulum Pastorem Ecclesiæ tuæ præesse voluisti et nunc de hoc sæculo migrare iussisti, concede, quæsumus, ut in cælesti regno pastorum tuorum perpetuo aggregetur consortio.

Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia sæcula sæculorum.

R/. Amen.

Preghiamo.

O Dio, padre e pastore della umanità, guarda la tua famiglia radunata in preghiera e concedi al tuo servo e nostro Papa Giovanni Paolo che nell’amore del Cristo ha presieduto la tua Chiesa, di condividere, col gregge a lui affidato, la ricompensa promessa ai fedeli ministri del Vangelo.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

R/. Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura

Cristo è costituito da Dio giudice dei vivi e dei morti

Lectura de los Hechos de los Apóstoles. 10, 34-43

En aquellos días, Pedro tomó la palabra y dijo: «Está claro que Dios no hace distinciones; acepta al que lo teme y practica la justicia, sea de la nación que sea. Envió su palabra a los israelitas anunciando la paz por Jesucristo el Señor de todos.

Conocéis lo que sucedió en el país de los judíos, cuando Juan predicaba el bautismo, aunque la cosa empezó en Galilea. Me refiero a Jesús de Nazaret, ungido por Dios con la fuerza del Espíritu Santo, que pasó haciendo el bien y curando a los oprimidos por el diablo; porque Dios estaba con él.

Nosotros somos testigos de todo lo que hizo en Judea y en Jerusalén. Lo mataron colgándolo de un madero. Pero Dios lo resucitó al tercer día y nos lo hizo ver, no a todo el pueblo, sino a los testigos que él había designado: a nosotros, que hemos comido y bebido con él después de su resurrección. Nos encargó predicar al pueblo, dando solemne testimonio de que Dios lo ha nombrado juez de vivos y muertos. El testimonio de los profetas es unánime: que los que creen en él reciben, por su nombre, el perdón de los pecados».

Dagli Atti degli Apostoli. 10, 34-43

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: « In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti.

Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome».

Verbum Domini R/. Deo gratias.

Parola di Dio R/. Rendiamo grazie a Dio.



Salmo responsoriale

Il salmista: Salmo 22 (23)

V/. 1. Dominus pascit me, et nihil mihi deerit:
R/. In loco pascuæ ibi me colocavit.

V/. 2. Super aquas quietis eduxit me, animam meam refecit. R/.

3. Deduxit me super semitas iustitiæ* propter nomen suum. R/.

4. Namet si ambulavero in valle umbræ mortis, non timebo mala,* quoniam tu mecum es. R/.

5. Virga tua et baculus tuus,* ipsa me consolata sunt. R/.

6. Parasti in conspectu meo mensam* adversus eos, qui tribulant me. R/.

7. Impinguasti in oleo caput meum,* et calix meus redundat. R/.

8. Etenimbenignitas et misericordia subsequentur me* omnibus diebus vitæ meæ. R/.

9. Et inhabitabo in domo Domini* in longitudinem dierum. R/.



1. Il Signore è il mio pastore:* non manco di nulla;
R/. su pascoli erbosi mi fa riposare,

2. ad acque tranquille mi conduce. R/.

3. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,* per amore del suo nome. R/.

4. Se dovessi camminare in una valle oscura, † non temerei alcun male,* perché tu sei con me. R/.

5. Il tuo bastone e il tuo vincastro* mi danno sicurezza. R/.

6. Davanti a me tu prepari una mensa* sotto gli occhi dei miei nemici; R/.

7. cospargi di olio il mio capo.* Il mio calice trabocca. R/.

8. Felicità e grazia mi saranno compagne* tutti i giorni della mia vita, R/.

9. e abiterò nella casa del Signore* per lunghissimi anni. R/.



Seconda lettura

Cristo trasformerà il nostro corpo
e lo con formerà al suo corpo glorioso

A reading from the letter of Paul to the Philippians. 3,20-4, 1

As you well know, we have our citizenship in heaven; it is from there that we eagerly await the coming of our savior, the Lord Jesus Christ. He will give a new formto this lowly body of ours and remake it according to the pattern of his glorified body, by his power to subject everything to himself.

For these reasons, my brothers, you whomI so love and long for, you who are my joy and my crown, continue, my dear ones, to stand firm in the Lord.



Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi. 3, 20—4, 1

Fratelli, la nostra patria è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.

Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete saldi nel Signore così come avete imparato, carissimi!

Verbum Domini R/. Deo gratias.

Parola di Dio R/. Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

La schola: Alleluia, alleluia, alleluia.

L’assemblea ripete: Alleluia, alleluia, alleluia.

La schola: Gv 6, 40

Hæc est voluntas Patris mei, ut omnis qui videt Filium et credit in eum habeat vitam æternam .

Questa è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.

L’assemblea: Alleluia, alleluia, alleluia.

Vangelo

Tu seguimi

V/. Dominus vobiscum.

R/. Et cum spiritu tuo.

Lectio sancti Evangelii secundum Ioannem.

R/. Gloria tibi, Domine.

In illo tempore: Cum prandissent, dicit Simoni Petro Iesus: «Simon Ioannis, diligis me plus his? ». Dicit ei: «Etiam, Domine, tu scis quia amo te». Dicit ei: «Pasce agnos meos».
Dicit ei iterum secundo: «Simon Ioannis, diligis me?». Ait illi: «Etiam, Domine, tu scis quia amo te». Dicit ei: «Pasce oves meas».
Dicit ei tertio: «Simon Ioannis, amas me?». Contristatus est Petrus quia dixit ei tertio: «Amas me?», et dicit ei: «Domine, tu omnia scis, tu cognoscis quia amo te». Dicit ei: «Pasce oves meas. Amen, amen dico tibi: cum esses iunior, cingebas teipsum et ambulabas, ubi volebas; cum autem senueris, extendes manus tuas, et alius te cinget et ducet, quo non vis ».
Hoc autem dixit significans qua morte clarificaturus esset Deum. Et hoc cum dixisset, dicit ei: «Sequere me».

In quel tempo, quando si fu manifestato ai discepoli ed essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro? ». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: « Pasci i miei agnelli ».
Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: « Pasci le mie pecorelle».
Gli disse per la terza volta: « Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: « Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: « Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».

Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».
Verbum Domini.

R/. Laus tibi, Christe.

Omelia

Il Celebrante tiene l’omelia.

Credo

La schola e l’assemblea cantano il Credo, affermando la propria fede.

Il cantore: Credo, credo. Amen.

R/. Credo, credo. Amen.

La schola:

Credo in Deum, Patrem omnipotentem, creatorem cæli et terræ.

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra.

R/. Credo, credo. Amen.

La schola:

Et in Iesum Christum , Filium eius unicum, Dominum nostrum: qui conceptus est de Spiritu Sancto, natus ex Maria Virgine, passus sub Pontio Pilato, crucifixus, mortuus et sepultus; descendit ad inferos.

E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi.

R/. Credo, credo. Amen.

La schola:

Tertia die resurrexit a mortuis; ascendit ad cælos, sedet ad dexteram Dei Patris omnipotentis; inde venturus est iudicare vivos et mortuos.

Il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

R/. Credo, credo. Amen.

La schola:

Credo in Spiritum Sanctum , sanctam Ecclesiam catholicam, Sanctorum communionem, remissionem peccatorum, carnis resurrectionem, vitam æternam.

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna.

R/. Credo, credo. Amen.
Preghiera universale

Il Celebrante:

Fratres, Deum omnium Patrem deprecemur, qui hodie nos congregavit ad Unigeniti Filii sui paschale mysterium in universæ Ecclesiæ Pastoris exsequiis celebrandum, ut eum assumat in pacem suam et Ecclesiæ ac mundo bona cuncta largiatur.

Fratelli, preghiamo Dio, nostro Padre, che oggi ci ha riuniti per celebrare il mistero pasquale del suo Figlio Unigenito nelle esequie del Pastore della Chiesa universale, perché lo accolga nella sua pace ed elargisca ogni bene alla Chiesa e al mondo.

Il Diacono:

Una simul omnes deprecemur:
Te rogamus, audi nos.

Diciamo insieme:
Noi ti preghiamo, ascoltaci.

R/. Te rogamus, audi nos.

Francese

1. Pour notre Pape défunt, Jean-Paul II, afin que le Christ, Pasteur suprême qui, toujours vivant, intercède pour nous, l’accueille avec bienveillance dans son règne de lumière et de paix, prions le Seigneur.

1. Per il defunto Papa Giovanni Paolo: perché il supremo Pastore, che sempre vive per intercedere per noi, lo accolga benigno nel suo regno di luce e di pace, preghiamo il Signore.

R/. Te rogamus, audi nos.

Swahili

2. Kwa ajili ya Kanisa Takatifu la Mungu: tumwombe Bwana ili, likiwa aminifu kwa amri yake, liwe chachu ya familia ya ki binadamu, ya kujitengeneza upja katika Kristo.

2. Per la Chiesa santa di Dio; perché, fedele al suo mandato, sia fermento di rinnovamento in Cristo della famiglia umana, preghiamo il Signore.

R/. Te rogamus, audi nos.

Filippino

3. Para sa lahat ng katauhan sa lahat ng bansa: sapagkat, sa kanilang pagbigay galang sa Katarungan, mabubuo nawa ang isang pamilya ng Kapayapaan at Pagkakaisa sa damdaming kapatiran.

3. Per i popoli di tutte le nazioni: perché, nel rispetto della giustizia, formino una sola famiglia nella pace e siano uniti da sentimenti fraterni, preghiamo il Signore.

R/. Te rogamus, audi nos.

Polacco

4. Za dusze zmar?ych Papiez˙y i wszystkich, którzy w Kos´ciele g?osili Ewangelie˛ i wype?niali kap?an´ska˛ pos?uge˛: aby zostali dopuszczeni do udzia?u w liturgii niebieskiej, módlmy sie˛.

4. Per le anime dei Romani Pontefici defunti e di tutti coloro che nella Chiesa annunciarono il Vangelo ed esercitarono il ministero sacerdotale: perché siano fatti partecipi della liturgia del cielo, preghiamo il Signore.

R/. Te rogamus, audi nos.

Tedesco

5. Für alle verstorbenen Gläubigen: Wir bitten den Herrn, daß sie würdig befunden werden, umin das himmlische Reich Einlaß zu finden.

5. Per tutti i fedeli defunti: perché siano ammessi a partecipare al regno dei cieli, preghiamo il Signore.

R/. Te rogamus, audi nos.

Portoghese

6. Por todos nós aqui reunidos: a fimde que, depois de ter celebrado os santos mistérios, possamos um dia ser chamados por Cristo no seu reino glorioso, rezemos ao Senhor.

6. Per noi qui riuniti: perché, dopo aver celebrato i santi misteri, possiamo un giorno essere chiamati da Cristo nel suo regno glorioso, preghiamo il Signore.

R/. Te rogamus, audi nos.

Il Celebrante:

Exaudi nos, Deus, salutaris noster, una cumom nibus Sanctis te deprecantes, et animam famuli tui Papæ nostri Ioannis Pauli, qui Ecclesiæ oratione est confisus, electorum tuorum iunge consortio. Per Christum Dominum nostrum.

R/. Amen.

O Dio, nostra salvezza, ascolta noi che ti supplichiamo insieme con tutti i Santi, e accogli nell’assemblea dei tuoi eletti, l’anima del tuo servo e nostro Papa Giovanni Paolo, che ha confidato nella preghiera della Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

R/. Amen.




LITURGIA EUCARISTICA

Mentre vengono portate all'Altare le offerte per il sacrificio, si esegue il

Canto di offertorio

La schola:

R/. Tu illuminas lucernam meam, Domine, Deus meus illuminas tenebras meas.

SALMO 17

La schola:

1. Diligam te, Domine, fortitudo mea.* Domine, firmamentum meum et refugium meum et liberator meus. R/.

2. Funes inferni circumdederunt me,* præoccupaverunt me laquei mortis. R/.

3. In tribulatione mea invocavi Dominum* et ad Deum meum clamavi. R/.

4. Exaudivit de templo suo vocem meam,* et clamor meus in conspectu eius introivit in aures eius. R/.



1. Ti amo, Signore, mia forza,* Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; R/.

2. già mi avvolgevano i lacci degli inferi,* già mi stringevano agguati mortali. R/.

3. Nel mio affanno invocai il Signore,* nell’angoscia gridai al mio Dio: R/.

4. dal suo tempio ascoltò la mia voce,* al suo orecchio pervenne il mio grido. R/.



Orazione sulle offerte

Il Celebrante:

Immensam clementiam tuam, Domine, suppliciter imploramus, ut hoc sacrificium, quod famulus tuus Pastor noster Ioannes Paulus, dumesset in corpore, maiestati tuæ pro salute fideliumobtulit, ipsi nunc prosit ad veniam.

Per Christum Dominum nostrum.

R/. Amen.

Padre d’infinita clemenza, questa liturgia che il tuo servo e nostro Pastore Giovanni Paolo mentre era con noi, celebrava per la salvezza del suo popolo, sia ora per lui sorgente di perdono e di pace.

Per Cristo nostro Signore.

R/. Amen.

PREGHIERA EUCARISTICA I

Il Celebrante invita l’assemblea a innalzare il cuore verso il Signore nell’orazione e nell’azione di grazie, e l'associa a sé nella solenne preghiera, che a nome di tutti, rivolge al Padre per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo.

Prefazio

La speranza della risurrezione in Cristo

Il Celebrante:

Dominus vobiscum.

R/. Et cum spiritu tuo.

Sursum corda.

R/. Habemus ad Dominum.

Gratias agamus Domino Deo nostro.

R/. Dignum et iustum est.

Vere dignumet iustum est, æquumet salutare, nos tibi semper et ubique gratias agere: Domine, sancte Pater, omnipotens æterne Deus: per Christum Dominum nostrum.

In quo nobis spes beatæ resurrectionis effulsit, ut, quos contristat certa moriendi condicio, eosdemconsoletur futuræ immortalitatis promissio. Tuis enimfidelibus, Domine, vita mutatur, non tollitur, et, dissoluta terrestris huius incolatus domo, æterna in cælis habitatio comparatur.

Et ideo cum Angelis et Archangelis, cum Thronis et Dominationibus, cumque omni militia cælestis exercitus, hymnum gloriæ tuæ canimus, sine fine dicentes:



Il Signore sia con voi.

R/. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.

R/. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

R/. È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

In Cristo tuo Figlio, nostro salvatore, rifulge a noi la speranza della beata risurrezione, e se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo.

Per questo mistero di salvezza uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode:



Sanctus

La schola: L'assemblea:

Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt cæli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis.

Preghiera per la Chiesa universale e i suoi pastori ...

Il Celebrante:

Te igitur, clementissime Pater, per IesumChristum , Filium tuum, Dominum nostrum, supplices rogamus ac petimus, uti accepta habeas et benedicas hæc dona, hæc munera, hæc sancta sacrificia illibata, in primis, quæ tibi offerimus pro Ecclesia tua sancta catholica: quampacificare, custodire, adunare et regere digneris toto orbe terrarum: una cum omnibus orthodoxis atque catholicæ et apostolicæ fidei cultoribus.

Padre clementissimo, noi ti supplichiamo e ti chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, di accettare questi doni, di benedire queste offerte, questo santo e immacolato sacrificio. Noi te l’offriamo anzitutto per la tua Chiesa santa e cattolica, perché tu le dia pace e la protegga, la raccolga nell’unità e la governi su tutta la terra con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica, trasmessa dagli Apostoli.

... e per l'assemblea.

Un Concelebrante:
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